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BR#07 Raccolgo la notte

by Il Fattore Rurale

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    Il Fattore Rurale vuole urlare al mondo un messaggio preciso:
    è inutile scappare dalla propria natura, solo l'accettazione dei propri peccati potrà rendere le persone libere.
    Attraverso le 10 canzoni si percepisce il loro modo di vivere, la loro consapevolezza che l'essere umano è lontano dall'essere perfetto portandosi dentro le cicatrici del proprio vissuto e delle disillusioni della vita reale.
    Nascondere i mostri sotto al letto non è la soluzione, ma è solo la sincerità verso sè stessi.
    Chi vive inseguendo l'idea di voler piacere a tutti vivrà di merda e la butterà su chi ha accanto.

    Testi e musica di Marco Costa
    Arrangiamento di Marco Costa & Riccardo "Trivella" Polledri
    Voce: Marco Costa
    Chitarra elettrica e acustica: Riccardo "Trivella" Polledri
    Basso: Stefano Schembari
    Basso: Daniele Mandelli (Raccolgo la notte, Medellin, Porco lassù qualcuno mi ama)
    Batteria: Alex Janev
    Violoncello: Gabriele Montanari
    Banjo: Matteo Calza
    Cori: Jenny Hurricane

    Registrato e mixato presso ELFO STUDIO da Daniele Mandelli.
    Mastering: Alessandro Vanara

    Grafica copertina: Fattore Rurale
    Foto copertina: Paolo Veneziani

    Prodotto da Marco Costa
    Distribuito da PA74
    Unione di anime con BASTIONE RECORDS

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1.
Raccolgo la notte fredda e gelida, le dosi son ridotte la saliva è acida e anche se la visione è nitida la mia testa è arida... Tutto è cancellato... Tutto restituito... Perchè ho resistito il pensiero mi distrugge. Perchè ho resistito perchè l'amore fugge. Scarso è l'appetito in queste notti selvagge. Dove ti trasformi... Dove non dormi... Provo a mentirmi è tempo sprecato. Non riesco a guardarmi lo specchio è appannato. Il riscaldamento vuole bruciarmi. Brividi di freddo dal passato. Labbra mi baciano... Labbra mi incatenano.. Percorro le strade buie e ghiacciate, le stesse che toccano lettere bruciate. Pazienti ascoltano promesse dimenticate... Feroce è la passione... Feroce la decisione... Urlano alla radio i Sula Ventrebianco! Gli occhi si chiudono sono troppo stanco! Alzo la radio, accelero e canto! Questa notte finisce in uno schianto! Tutto è cancellato! Tutto restituito! Raccolgo la notte fredda e gelida! Le dosi son ridotte la saliva è acida! ...E anche se la visione è nitida! La mia testa è arida! Tutto è cancellato! Tutto restituito!
2.
Stricnina 05:38
Sento i polmoni lacerarsi ad ogni respiro, un coltello nello sterno ad ogni sospiro. Sputo sangue ad ogni colpo di tosse. Spengo la luce e faccio l'ultimo tiro. La notte gli incubi non mi fanno dormire, i ricordi mi puntano il coltello alla gola. La sua voce delicata è ora di morire. Mi sveglio sudato e continuo a tossire. E adesso vattene voglio dormire... Ti prego vattene non puoi capire. Lasciami solo no non mi aspettare... Adesso ho solo voglia di dormire! Sento i polmoni lacerarsi ad ogni respiro. Sputo sangue e non riesco più a parlare. Preparo la Stricnina la mia dose quotidiana. Accenno un sorriso e ti penso lontana. Sto per addormentarmi mi si chiudono gli occhi! Sento la lama fredda e il sangue nella bocca! Adesso si che si sta bene! Si adesso si sta bene! E adesso vattene voglio dormire... Ti prego vattene non puoi capire. Lasciami solo no non mi aspettare... Adesso ho solo voglia di dormire!
3.
Binari arrugginiti. Sangue sulle mani. Ai margini i detriti di incubi lontani. Polsi legati stretti. Battito irregolare. Muscoli contratti! E' inevitabile sbagliare. Anime dannate in marcia funebre, speranze abbandonate nel cuore delle tenebre. Aspetto rassegnato la pena capitale. Signore mio beato liberaci dal male. Nella nebbia non c'è redenzione. All'inferno non c'è distinzione. Cammino senza forze verso la tua immagine. Il silenzio una voragine. Nella nebbia non c'è redenzione. All'inferno non c'è distinzione. Cammino senza forze verso la tua immagine. Il silenzio una voragine. Il silenzio una voragine. Il silenzio una voragine.
4.
Medellin 02:18
La gente è stupida vuole solo dimenticare... Ma per un ideale si può uccidere o morire.. Polvere e piombo su... Medellin... Sono delle merde sempre pronti a giudicare... Ma una scelta è obbligatoria il paradiso può aspettare... Sangue e macerie su... Medellin... Disteso sopra a un tetto vede il cielo un po' sfocato... Sotto il sole un uomo è stato giustiziato... Medellin...
5.
Mi hai buttato per strada come una delle tante sigarette che hai fumato e non fumerai più. Sento l'asfalto freddo grattarmi pesante la faccia, mentre tu passi veloce e adesso non passerai più. Dimmi da quando qualcuno non ti abbracciava così... Dammi le mani avrai meno freddo se vieni qui... Se vieni qui... Ti stringevo forte sulle note di quella canzone che abbiamo ballato e adesso non ballerai più. Ho passato la notte a cercarti... Te ne sei andata senza voltarti... Sei scappata e adesso non tornerai più. Dimmi da quando qualcuno non ti abbracciava così... Dammi le mani avrai meno freddo se vieni qui... Dimmi da quando qualcuno non ti abbracciava così... Io le tue mani, tu hai i miei occhi... Dai vieni qui. Resto immobile senza parlare, soffocato dalle parole. Le mani stringono il collo ed io non riesco a respirare. Mentre resto per terra esangue il mio sguardo spento ti insegue. Rivedo le nostre lingue mischiarsi mentre piove sangue. Dimmi da quando qualcuno non ti abbracciava così... Dammi le mani avrai meno freddo se vieni qui... Dimmi da quando qualcuno non ti abbracciava così... Io le tue mani, tu hai i miei occhi... Dai vieni qui... Dai vieni qui...
6.
Ho il sogno ricorrente di volare verso il sole poi precipitare e schiantarmi dritto in mare. La cera calda sulla pelle mi entra nelle ossa, non vedo più il confine tra realtà e immaginazione. La brezza che si prova quando si vola ci spinge molto spesso ad esagerare. ...E non ci basta planare vogliamo toccare il sole, reale o artificiale brucia e ci fa male ...E vaffanculo agli anni ottanta e all'ora dell'aperitivo! ...E alla caduta del muro di Berlino!
7.
Vertigine 03:14
Libera dai ricordi di una vecchia canzone Vertigine occhi aperti non ha più compassione. Non è più ostaggio di questo cielo nero. Vertigine ora è Libera e ha tutto un po' più chiaro. Anche se nella testa ha un po' di squilibrio Vertigine non cade e resta in equilibrio. Passo dopo passo scalza su un rasoio Vertigine non soffre la sua pelle ormai è cuoio. Vertigine si perde nei colori della notte, si stringe nel giubbotto perchè il vento è troppo forte. Vertigine non piange le sue mani sono fredde, segue il flusso delle onde si abbandona dolcemente Vertigine si perde nei colori della notte, si stringe nel giubbotto perchè il vento è troppo forte. Vertigine non piange le sue mani sono fredde, segue il flusso delle onde si abbandona dolcemente. Il fuoco che divide l'orizzonte alza il volume è troppo basso non si sente. Il fuoco che divide l'orizzonte alza il volume è troppo basso non si sente.
8.
Come sei bella stasera, ti guardo le braccia la tua... La tua pelle bianca... Che bella che sei. Come sei bella stasera, ti guardo le gambe.. Le tue caviglie sottili... Che bella che sei. Come sei dolce stasera, quando mi guardi con... I tuoi occhi stanchi... Mi piaci di più. Come sei dolce stasera, quando baci leggera... La mia fronte fredda... Mi piaci di più. Tu, non ci sei più. Ora... Ora e mai più. Tu, non ci sei più. Ora... Ora e mai più. La pioggia picchiava Gennaio immobile un solo respiro lo stesso cuscino. Tu mi guardavi e ridendo dicevi vieni e stammi vicino. Vedevo nel buio le tue lacrime e adesso non dormirò più. In silenzio penso che niente ha più senso adesso che non ci sei più. Come sei bella stasera, ti mordi le labbra con... Quel rossetto da troia... Mi piaci di più. Come sei bella stasera, mi inchiodi sul letto le tue unghie affilate. Mi piaci di più. Tu, non ci sei più. Ora... Ora e mai più. Tu, non ci sei più. Ora... Ora e mai più. La pioggia picchiava Gennaio immobile, un solo respiro lo stesso cuscino. Tu mi guardavi e ridendo dicevi vieni e stammi vicino. Vedevo nel buio le tue lacrime e adesso non dormirò più. In silenzio penso che niente ha più senso adesso che non ci sei più.
9.
Come una pietra che rotola e piano piano si sgretola. Dormo sulla tomba della mia principessa! Croci tatuate sulle sue braccia! Ti ricordi quando ti ho pulito la schiena con la mia saliva. Non riesco a respirare! Incubi e sangue! Lame affilate incidono la carne! Porco! Porco! Lassù qualcuno mi ama! Mi sento trascinare, il pavimento è freddo. Stretti nelle mani sanguinano gli occhi! Ti ricordi quando ti ho pulito la schiena con la mia saliva. Porco! Porco! Lassù qualcuno mi ama! Ed è bello quando sudi freddo e si allungano le ombre sullo specchio. Ed è bello quando sudi freddo e si allungano le ombre sullo specchio. Porco! Porco!
10.
Se questo è un sogno io non mi voglio più svegliare. Se questo è un sogno ti prego dai lasciami dormire. ...E quante sigarette ho fumato nella notte mentre ti aspettavo. ...E quante sigarette ho fumato ed il tempo non mi passava più. Se questo è un sogno io non mi voglio più svegliare. Se questo è un sogno ti prego dai lasciami dormire. ...E quante sigarette ho fumato nella notte davanti alla tua foto. ...E quante sigarette ho fumato io tremavo e non smettevo più. ...E quante sigarette ho fumato e la tua voce è un eco nella testa. ...E quante sigarette ho fumato io ti penso e non dormo più. ...E quante sigarette ho fumato la tua voce è un eco nella testa. ...E quante sigarette ho fumato e la tua voce è un eco nella testa. ...E quante sigarette ho fumato e la tua voce è un eco nella testa. ...E quante sigarette ho fumato io ti penso e non dormo più.

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Il Fattore Rurale vuole urlare al mondo un messaggio preciso:
è inutile scappare dalla propria natura, solo l'accettazione dei propri peccati potrà rendere le persone libere.
Attraverso le 10 canzoni si percepisce il loro modo di vivere, la loro consapevolezza che l'essere umano è lontano dall'essere perfetto portandosi dentro le cicatrici del proprio vissuto e delle disillusioni della vita reale.
Nascondere i mostri sotto al letto non è la soluzione, ma è solo la sincerità verso sè stessi.
Chi vive inseguendo l'idea di voler piacere a tutti vivrà di merda e la butterà su chi ha accanto.

credits

released January 20, 2023

Testi e musica di Marco Costa
Arrangiamento di Marco Costa & Riccardo "Trivella" Polledri
Voce: Marco Costa
Chitarra elettrica e acustica: Riccardo "Trivella" Polledri
Basso: Stefano Schembari
Basso: Daniele Mandelli (Raccolgo la notte, Medellin, Porco lassù qualcuno mi ama)
Batteria: Alex Janev
Violoncello: Gabriele Montanari
Banjo: Matteo Calza
Cori: Jenny Hurricane

Registrato e mixato presso ELFO STUDIO da Daniele Mandelli.
Mastering: Alessandro Vanara

Grafica copertina: Fattore Rurale
Foto copertina: Paolo Veneziani

Prodotto da Marco Costa
Distribuito da PA74
Unione di anime con BASTIONE RECORDS

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Bastione Records Virasco, Italy

Independent italian label born in 2021 in Val Tidone, the valley of the sun.

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